1.815 CONDIVISIONI

Alimentazione e carboidrati: eliminarli quanto aiuta a dimagrire?

I carboidrati sono visti spesso come i nemici numero uno della dieta ed è la prima cosa che eliminiamo quando vogliamo perdere peso. Ma, è salutare eliminare del tutto i carboidrati?
A cura di Redazione Donna
1.815 CONDIVISIONI
Immagine

I carboidrati sono spesso chiamati in causa quando si parla di alimentazione soprattutto quando si tratta di eliminarli dalla dieta.

Si può perdere peso in tanti modi: anche la palestra e il giusto allenamento possono aiutare, ma bisogna scegliere la dieta giusta che contenga gli alimenti che ci saziano senza farci sentire sempre affamati e insoddisfatti. Troppo spesso ci ostiniamo a contare le calorie e la prima cosa che pensiamo di fare è eliminare i carboidrati, considerati i nemici numero uno della dieta, a favore di sole verdure e carne bianca, magari bollita, alimenti che aumentano la fame e ci fanno sentire di malumore.

In realtà i carboidrati sono molto importanti per il nostro organismo e, se assunti nelle giuste dosi, possono anche aiutare a dimagrire. Sono fondamentali per regolare i livelli di glucosio nel sangue e fornire energia al nostro organismo, inoltre il glucosio è un elemento indispensabile per il nostro cervello. Vediamo allora come e se è possibile eliminare i carboidrati dalla nostra dieta e come assumerli.

I carboidrati fanno ingrassare?

L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di consumare il 55-75% dell'energia totale dai carboidrati, di cui solo il 10% dagli zuccheri semplici: se scendiamo sotto questa soglia rischiamo di entrare in una zona pericolosa che potremmo definire "low carb", bisogna quindi evitare di scendere sotto una media di 20 grammi di carboidrati al giorno. È importante però anche non eccedere in questa quota raccomandata dall'OMS perché ciò significherebbe eliminare dalla nostra dieta altri nutrienti fondamentali che renderebbero sbilanciata la nostra alimentazione. La regola per non ingrassare è non ingerire più calorie di quante ne consumiamo. In conclusione quindi: non sono i carboidrati che ci fanno mettere su peso ma la quantità eccessiva di calorie che introduciamo ogni giorno nel nostro corpo, sia che esse derivino da grassi, proteine o carboidrati.

Sono consigliate le diete a basso contenuto di carboidrati?

Ci sono alcune diete nelle quali i carboidrati sono completamente eliminati (ad esempio nella dieta Atkins) e ciò potrebbe far perdere peso, ma di sicuro non sono consigliate per una sana ed equilibrata alimentazione. Quando dobbiamo perdere qualche chilo in più di solito qualsiasi dieta ci fa perdere peso se eseguita correttamente, la cosa difficile però è trovare anche in seguito un equilibrio che ci aiuti a mantenere il peso ma anche il nostro benessere fisico. Le diete che eliminano i carboidrati di solito mancano anche delle giuste proporzioni di grassi, vitamine e sali minerali: seguire una dieta così restrittiva potrebbe portare a problemi legati a denutrizione, cosa che non avviene se la nostra alimentazione è variata e ricca di tutte le sostanze di cui il nostro organismo ha bisogno.

Una dieta equilibrata e varia non dipende quindi solo dalla quantità di carboidrati che introduciamo nel nostro corpo ma anche dal modo in cui li abbiniamo agli altri alimenti e in quali proporzioni. Ognuno ha uno stile di vita differente, bisogna quindi imparare a conoscere meglio tutti i nutrienti che assumiamo ogni giorno e soprattutto imparare anche a riconoscere i segnali che il nostro corpo ci invia quando mangiamo determinati alimenti provando, quando è il caso, a modificare la nostra dieta. Evitiamo il fai da te e se vogliamo mangiare bene e perdere peso rivolgiamoci a un nutrizionista che ci consiglierà le dosi e gli alimenti giusti in base alle nostre esigenza e al nostro stile di vita.

La ricerca: eliminare i carboidrati due giorni a settimana raddoppia la perdita di peso

Lo studio è stato condotto dallo University Hospital of South Manchester, e ha dimostrato che mangiare carboidrati solo due volte a settimana aumenta la perdita di peso. La ricerca è stata condotta su 115 donne divise in tre gruppi e che sono state seguite per quattro mesi. Il primo gruppo ha seguito una dieta con un limite di calorie giornaliero fissato a 1500, il secondo gruppo ha mangiato per cinque giorni senza restrizioni e ha eliminato per due giorni a settimana i carboidrati riducendo le calorie a 650 mentre, il terzo gruppo ha eliminato le calorie per due giorni, come il secondo, senza però restrizioni in merito alle calorie. Alla fine è risultato che le donne del secondo e terzo gruppo avevano perso 4 chili rispetto ai 2,3 delle donne del primo gruppo. Da questa ricerca risulterebbe quindi che ridurre i carboidrati fa dimagrire. Ciò è vero nell'immediato ma, cosa accade nel lungo termine?

In merito alla questione, il presidente della Società Italiana di Diabetologia, il dottor Gabriele Riccardi, ha affermato:"È ormai arcinoto che ridurre i carboidrati è il mezzo migliore per dimagrire nel breve termine, ovvero nel giro di sei mesi, anche a prescindere dalla presenza della resistenza all'insulina: un regime alimentare standard prevede il 60 per cento delle calorie dai carboidrati, per cui ridurli è mirare al bersaglio grosso, difficile non calare di peso. Il problema è che poi i chili persi tornano, al massimo nel giro di due anni: succede perché una dieta con pochi carboidrati viene sentita come “innaturale”, è troppo lontana dalla nostra alimentazione standard. Così è più probabile abbandonarla“.

Il dottor Riccardi afferma inoltre che, per perdere peso nel lungo termine, è consigliabile scegliere i carboidrati giusti sostituendo quelli raffinati con quelli integrali, senza dimenticare di mangiare ogni giorno frutta e verdura. La perdita di peso non sarà eclatante ma riusciremo a mantenerla anche dopo due anni.

1.815 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views