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Ansia: cosa la provoca, quali sono i sintomi e come combatterla

Paura, senso di oppressione, battito cardiaco accelerato sono sintomi che le persone che soffrono d’ansia conoscono bene. Si tratta di un disturbo legata al funzionamento alterato di alcuni circuiti cerebrali che provoca un generico malessere sia fisico che psichico.
A cura di Valeria Paglionico
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L’ansia è uno dei problemi più diffusi ai giorni nostri e viene collegata ad un’improvvisa sensazione di apprensione, nervosismo, stress e senso di oppressione, meglio conosciuta come attacco di panico. Il disturbo d’ansia può manifestarsi in qualsiasi momento, spesso in concomitanza a periodi di transizione critici o quando ci si trova di fronte a scelte difficili.

Cosa si prova durante un attacco di panico

La prima sensazione che si prova è paura, poi tensione ed infine malessere fisico. Spesso si ha il ritmo cardiaco accelerato, le palpitazioni, una sudorazione eccessiva, un dolore allo stomaco e la respirazione irregolare. Questi sintomi fisici sono dovuti ai messaggi “nervosi” che il cervello invia alle diverse parti del corpo in una situazione difficile, anche se spesso l'attacco di panico si manifesta in situazioni apparentemente normali. Si verifica senza preavviso, ci si sente incapaci di fermarlo, passa in pochi minuti, ma può ripetersi per ore. L’ansia e gli attacchi di panico non mettono la persona in pericolo di vita, ma provocano delle sensazioni paralizzanti e fuori controllo, tanto che spesso sfociano in fobie, ossessioni e depressione. Se delle reazioni così spropositate continuano a ripetersi nel tempo non è tanto a causa di paure reali, ma piuttosto per il timore che l'attacco di panico possa ripetersi.

Ansia: ecco le cause

L’origine del disturbo è legata al funzionamento alterato di alcuni circuiti cerebrali che coinvolgono il sistema della serotonina e della noradrenalina. L'ansia è di solito strettamente correlata al tipo di personalità del paziente, all'ambiente educativo in cui è cresciuto e alle esperienze che ha dovuto affrontare, anche se molti medici ritengono che esista una predisposizione genetica. Avere l’ansia in situazioni stressanti è normale e può anche essere utile poiché rappresenta una sorta di “esplosione” di adrenalina, capace di dare la forza necessaria per affrontare una sfida difficile, ma quando diventa un disturbo patologico può essere particolarmente invalidante per la propria salute fisica e psichica.

Quando l'ansia diventa depressiva?

Il disturbo diventa “anormale” quando la preoccupazione che si prova è spropositata rispetto alla situazione e soprattutto quando persiste in circostanze non stressanti. Non di rado capita che un problema d'ansia, all'apparenza poco preoccupante, venga trascurato e finisca per trasformarsi in depressione. Tutti coloro che ne soffrono sanno bene che non è semplice combatterla e che a lungo andare diventa una condizione patologica che influenza ogni azione della vita quotidiana, dal prendersi cura della famiglia, fino al lavoro e ai momenti passati in compagnia degli amici. Così come l'ansia, anche la depressione può essere curata.

I rimedi per combattere l'ansia

I rimedi migliori sono quelli naturali, come l'utilizzo di piante e fiori facilmente reperibili in erboristeria che placano il senso di malessere generale. Quando però il problema comincia a diventare invalidante è meglio rivolgersi ad un medico esperto. Così facendo, può essere individuata la causa della malattia e la strategia terapeutica più adatta al proprio caso. Dire basta alla sensazione di paura ed oppressione è possibile, basta avere la volontà di riprendere in mano la propria vita e fidarsi dei consigli di uno specialista.

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