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Acquista un abito sexy online ma il risultato non è quello sperato

Quando si acquistano degli abiti online si rischia sempre di ricevere dei prodotti di scarsa qualità o di taglie sbagliate. E’ proprio quanto accaduto a questa donna cinese, che aveva comprato un sexy ed audace abito nero. Una volta indossato, però, le sue aspettative sono state deluse. Il risultato è evidente, non somiglia affatto alla modella in foto.
A cura di Valeria Paglionico
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Si corrono sempre dei rischi quando si decide di acquistare degli abiti online. A volte il tessuto è di scarsa qualità, altre volte le taglie non corrispondono o, ancora, i colori possono non essere gli stessi rispetto a quelli visti su Internet. E’ proprio  quanto accaduto a questa donna cinese. Aveva comprato sul sito di e-commerce Taobao un abito nero sexy, simile a quello indossato dall’attrice Jaime Alexander alla premiere del film “Thor” nel 2013.

La donna è rimasta estremamente scontenta del suo acquisto. Dopo che il vestito le è arrivato, lo ha provato, ma l’effetto non è stato assolutamente quello desiderato e mostrato in foto. Certo, per indossare un abito simile c’è bisogno di un corpo perfetto, dato che ha delle grosse trasparenze sia sulla parte anteriore che posteriore, ma la cliente sperava di emulare almeno vagamente il look audace dell’attrice. La realtà è che quell’abito acquistato su Internet era molto più scollato di quanto previsto, di scarsa qualità e meno glamour di quanto detto nella descrizione. La donna, insoddisfatta, ha postato le immagini sulla pagina del rivenditore, mostrando come l'abito inviatole non fosse uguale a quello della foto originale. Le pantofole rosa indossate dalla cliente, inoltre, contribuiscono a rendere la situazione ancora più “drammatica” e a darle un aspetto umoristico.

Non è la prima volta che i siti che vendono abiti online finiscono sotto accusa per il fatto che i prodotti venduti deludono le aspettative. Solo lo scorso dicembre, questa ragazza, ad esempio, aveva postato le sue foto con indosso dei vestiti cinesi. Il risultato è evidente. Le taglie non coincidevano e quei vestiti erano adatti a delle bambine e non a delle donne adulte, come invece veniva descritto.

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