34 CONDIVISIONI

Abolita la tassa imposta da Vera Wang per poter visionare gli abiti da sposa

Fino ad oggi le spose cinesi, per poter guardare e provare gli abiti di Vera Wang, erano costrette a pagare una cospicua tassa. Finalmente la stilista ha deciso di abolirla e aprire a tutti le porte della sua boutique.
A cura di Marco Casola
34 CONDIVISIONI
Vera Wang

Strano ma vero. Fino ad oggi le spose di Shanghai, che desideravano dare un'occhiata alle creazioni firmate Vera Wang, erano costrette a pagare una tassa pari a 482 dollari solo per visionare e provare i modelli della collezione in corso. La stilista, celebre per i suoi originali abiti da sposa colorati, dopo le numerose critiche ricevute per la tassa obbligatoria ha finalmente scelto di abolirla, rendendo le spose libere di poter osservare senza l'obbligo di pagare.

Una tassa di 500 dollari per poter visionare gli abiti – Qualche giorno fa il quotidiano cinese Global Times aveva evidenziato la questione, facendo notare che le clienti interessate alla sezione sposa della boutique di Shanghai di Vera Wang, erano obbligate a pagare una tassa non proprio economica per poter guardare, scegliere e provare i preziosi modelli da sposa conservati in un piano apposito simile ad caveau. La stilista si è difesa affermando che tale scelta era stata presa dal management del marchio per proteggere i diritti d'autore e salvaguardare le creazioni da eventuali copie. Forse la Wang si è resa conto che la richiesta di una tassa fosse qualcosa di eccessivo, per cui ha deciso di abolirla, dichiarando al magazine WWD: "Dopo un’attenta analisi del mercato, è stato deciso di abolire la tassa in tutti gli store. Vogliamo che tutti i clienti Vera Wang godano dello stesso standard di eccellenza e trattarli in modo giusto ed equo resta una nostra priorità".

34 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views